231.360˙
Il D. Lgs. 8.6.2001 n. 231 (“decreto 231”) ha introdotto una forma di responsabilità di società, enti e associazioni nei casi in cui, al loro interno e nel loro interesse o vantaggio, sia commesso un reato tra quelli elencati nel decreto stesso (l’elenco è amplissimo e comprende la pressoché totalità delle fattispecie penali che riguardano l’attività d’impresa).
Il d. lgs. 231/2001
La responsabilità della società ai sensi del decreto 231 comporta:
1. Sanzioni pecuniarie (che possono arrivare sino a 1.549.000€);
2. Sanzioni interdittive (l'interdizione dall'esercizio dell'attività; la
sospensione o la revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni; il divieto di
contrattare con la pubblica amministrazione; l'esclusione da agevolazioni,
finanziamenti, contributi o sussidi; il divieto di pubblicizzare beni o servizi);
3. Confisca (del prezzo o del profitto, anche per equivalente);
4. Pubblicazione della sentenza.
Per andare esente da tale responsabilità, la società deve aver adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire i reati (il “modello 231”) ed averne affidato la vigilanza su funzionamento, osservanza e aggiornamento ad un organismo (anche monocratico e anche esterno alla società) denominato Organismo di Vigilanza.